giovedì 8 maggio 2008

Fortunatamente e' venuto a galla quanto doveva, e siamo arrivati ad un accordo: mi fa male, lo ammetto, ma e' l'unica soluzione possibile al momento. Sa di Dannj, sa di Séan, sa tutto quanto deve sapere, eppure ha detto di volermi rimanere accanto.. in puro stile giapponese. Sarà per il plagio della religione cattolica che mi sento così? Dopotutto anche lei pare soffrire.. e forse soffriremmo di meno stando separate.

Ultimi sgoccioli per l'affidamento. Il Tribunale vuole incontrare Dannj e sapere tutto quanto e' possibile su di lui prima di prendere una decisione (a buona ragione, visto che l'affidamento, per quanto sia a me, riguarda in grossa parte anche lui).
..L'unico peccato e' avere questi orari così strani, che di fatto ci permettono di stare insieme solamente qualche ora al giorno. Presto avrò più tempo per tutto (e spero che lo abbia anche lui).

giovedì 17 aprile 2008

Aprendo il cassetto del comodino mi sono ricordata di te e delle tue pagine appositamente ingiallite. Ti ho comprato per questo.
Adoro le pagine ingiallite.

.. E mi sono ricordata di avere qualcosa da dire: niente di che, qualche pensiero.. e qualche situazione fuori posto che, come al solito.. mi perplime e mi agita.

Oltre alla cucina, del Giappone adoro i tratti somatici della popolazione. In particolar modo.. il suo. E' piu' piccola di me solo di un anno, ma ne dimostra molti di meno, ed e' così adorabilmente.. "sciocchina".

Non so cosa l'attiri di me, se la mia capigliatura, il mio corpo.. o il mio così essere dannatamente imbranata al di fuori dell'Ospedale. O forse il mio modo di portare abiti eleganti, come mi ha detto ieri sera.
Così picola, fluessuosa, sembra un gatto che si stiracchia sotto il sole di maggio; Bocca carnosa, seni piccoli, ed occhi magnetici..

Starò fuorviando..

Séan sta bene, cresce e diventa ogni giorno piu' paffuto e sorridente. La settimana scorsa ho comperato per lui qualche libro di favole da leggergli per passare le nottate stranamente (!!!) noiose in ospedale, lasciandolo dormire sul mio seno. E' così caldo.. E ho scoperto che piange se almeno una volta non ascolta la musica del carillon che Laverne ha regalato a lui e alla sua "sorellina", come la definisco io. Curioso..

Alla fine si e' deciso di convinvere. Non cambia molto, anche perche' non sono mai in casa, a parte un odore che non e' il mio ed un corpo caldo dentro il letto. Ogni sera penso di trovare il caos, calzini appesi alle sedie, enormi cestoni di biancheria da lavare.. e invece tutto e' perfettamente al suo posto, e io mi rilasso.
Quant'e' dolce quella sensazione.. e quando facciamo l'amore mi sento agitare come non sapevo fare da tempo, come non immaginavo piu'; A volte gioca con i miei ricci, addormentandosi fra le mie braccia come un bambino nonostante io l'abbia svegliato con l'entrare nella stanza a R.E.M. inoltrato.
Tutto assume colore, lo perde e lo ritrova.. e nonostante tutto, credo di sentirmi di nuovo viva.

martedì 25 marzo 2008

Con una famiglia tradizionalmente cattolica, come potevo non passare la Pasqua con loro?
A dire la verita' delle religioni non mi piace altro che il loro aspetto rituale, e la Fede che le persone possono in essa riversare, ma personalmente non mi ritengo precisamente cattolica quanto "spirituale".
Ad ogni modo, ribadendo questo mio punto di vista ai miei che, come tutti gli anni, volevano portarmi alle loro Veglie Pasquali, mi sono limitata ad assistere a quella di Quartiere a Dublino: spettacolo magnifico per una chiesa così deliziosamente limitata, illuminata a dovere e profumata d'incenso. Peccato, però, per il mal tempo che ha investito la città con la sua sferzata fredda ed umida.. e stando a quanto ho letto, appena torno a Montreal dovro' procurarmi delle catene da neve.
Manca poco all'atterragio, e gia' vedo la coltre spandersi tutt' intorno.. speriamo che la protezione civile faccia il suo dovere!

Vuole parlarmi della decisione che ha preso, per quanto grandi linee sappia gia' cosa vuole dirmi; Mi sento.. agitata, più che esaltata, e non credo che siano le stesse cose. Che sia stata troppo frettolosa? ...In fondo, e credo che continuera' a dimostrarmelo, ne e' valsa la pena.

Ti voglio bene

sabato 8 marzo 2008

Ripartiranno domani sera. I miei.
Arrivati con un aereo improbabilmente in anticipo, hanno salutato il freddo di Montreal con più gioia di quanto sperassi; Non li vedevo da tempo, e quasi non me li ricordavo (non che avessi tempo per pensare seriamente a loro nonostante le telefonate..).

Mi hanno domandato con discrezione tutto quanto volevano sapere, dal bambino ad u ipotetico compagno. Manco loro, e' comprensibile.. ma ogni domanda mi ha lasciato una bruciatura, come se un estraneo si stesse impicciando della mia vita.

Vi voglio bene, anche se sono cambiata

domenica 2 marzo 2008

Fuori nevica, e io sono accoccolata sul divano di una casa oltremodo riscaldata, con appena un vecchio maglione slabrato addosso; Capelli puliti, lucidi per quel poco di olio di lino che concedo loro, si asciugano rapidamente arricciandosi ed ammorbidendosi.. mentre io mi volto verso la vetrata e guardo fuori: e' buio, e questa e' una delle poche serate in cui sono a casa. Sto cercando di ritagliarmi un mio spazio, per quando arriverà Séan. Se.. arriverà.

Quanto posso credergli? Mi guarda come se non ci fossi che io, Dea Rossa a farlo impazzire. Mi guarda come se mi volesse mangiare, cibarsi di me nel modo piu' sconsiderato e verace che posso immaginare. Mi guarda.. ed io lo guardo, sorridendogli lievemente come se temessi di farlo esplodere, se allargassi di piu' quel sorriso: non sarebbe accaduto lo stesso a Dante, se la sua amata Beatrice gli avesse sorriso, nella luce del Paradiso?

Io non sono Beatrice.. e lui non e' Dante.

Ho già messo via gli abiti nuovi, e mi annoio. Quando sono a casa penso, e quando penso.. non riesco a dormire. Ventiquattro anni e potersi vantare di essere Vice Primario, con tutte le lodi dei miei che presto, stando a loro, verranno a trovarmi: vogliono vedere la mia casa, l'Ospedale, e la città. Io.. semplicemente li aspetto, come si puo' aspettare la neve o la pioggia.

Per quanto Gordias abbia cercato di sbloccarmi, mi sento ancora chiusa nonostante i bei momenti con Dannj. Sono due universi ad anni luce distanti che non basterebbe l'eternita' per raggiungerli.

..Perche' ho così paura di fargli del male?

martedì 26 febbraio 2008

Ancora un momento, e sarei diventata una delle modelle di Roberto Giuliani: persona stravagante, come poi tutti coloro che fanno parte di un mondo a se', fa quasi ridere per il suo modo di fare buffo; Tutto sudato, andava avanti ed indietro a scattare foto e ad incitare la modella di turno a farsi avvenente. Direi che era eccitato "biologicamente", ma non ne sono affatto sicura, anche se tutto desse a pensarlo..
La sua segretaria: un topino dalla risata odiosa.

C'ero andata solamente per far compagnia a Dannj.. e mi ritrovo con Giuliani che quasi mi implora di fargli da modella per il mio "rosso naturale". Ho.. declinato cortesemente.
Per quanto mi piaccia essere davanti ad un obiettivo (quando ero bambina mi mettevo in posa davanti a qualsiasi camera vedessi), non ne avevo la voglia.. o forse il coraggio: in fondo dato una mia visione del suo lavoro, e per coerenza mi mantengo. Anche se qualche scatto, magari non pubblicato..

Dannj. Non mi aspettavo una risposta tanto gargabata e sensata, ma credo sia completamente "cotto" per avermi risposto in quel modo: si e' detto "titubante della mia scelta, ma ti rimarro' accanto perche' a te tengo molto". Se e' vero, sara' il tempo a dirlo.. Non ci siamo visti che qualche volta! Forse ho messo le mani avanti prematuramente, ma il mio istinto mi diceva di farlo. Posso considerarmi soddisfatta, anche se quelle foto.. Mpf.

lunedì 18 febbraio 2008

Due aggiornamenti importanti.

Ho deciso che mandero' richiesta di adozione per uno dei due neonati del Centro Moebius.
Perche'?
Intanto perche' sono senza genitori, e piuttosto che mandarli in un orfanotrofio preferisco occuparmene io (legalmente, visto che ad ogni modo ora sono a carico dell'Ospedale), e poi perche' non ho un compagno con cui farne di miei.
.. Per non parlare poi della bruttura e degli svantaggi di una gravidanza. Devo essere sempre in grado di lavorare, io.

Dopo averlo insultato pesantemente, per la sua insolenza ed inesistente rispetto per la privacy dei miei pazienti, sono uscita con lui. Il giornalista.
Abbiamo chiarito i punti di vista, e ci troviamo d'accordo: scuse da entrambi i lati, pace fatta. Ma se lo ritrovo per i corridoi in cerca di qualche scoop..
Non male come tipo, alla fine: non e' americano (ma europeo), sa cucinare ed e' decisamente galante. L'uscire con Gordias credo che abbia sbloccato alcune delle mie remore verso il farmi avanti, e credo che i soldi che gli daro' basteranno, per ringraziarlo. Devo aver appreso alcune cose durante il nostro incontro..